domenica 24 ottobre 2010

Mozart Terapia

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Non finirà mai di meravigliarmi la stretta connessione tra il corpo uomano e tutto ciò che lo circonda, come la somma di un'infinità di forme per creare un'unica espressione di totalità ed armonia.
Pensavo a un nuovo post per il blog e per farmi compagnia, ho messo un cd di Mozart...mi sono partiti subito i brividi...così ecco un articolo sulla musicoterpia riprodotto dal sito:
http://www.marcostefanelli.com/subliminale/parsifal.htm
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L'Effetto Mozart secondo "Parsifal"
(La sublime musica di Mozart per risolvere i disagi psicologici ed i disturbi psicosomatici)
Con il metodo Tomatis si possono risolvere ansia, depressione, balbuzie, dislessia, paura, insonnia ed altri disturbi. (di Enzo Califano)


Il metodo Tomatis è una terapia ideata da un medico otorinolaringoiatra francese, Alfred Tomatis, che mise in evidenza le relazioni esistenti fra l'orecchio e varie funzioni dell'organismo, come ad esempio il linguaggio. Il metodo audiopsicofonologico ideato dal dott. Tomatis stabilisce che quando l'orecchio non ascolta in modo ottimale si hanno ripercussioni su tutto l'organismo. Attraverso questa metodologia terapeutica, utilizzando una macchina nota come "orecchio elettronico", che filtra la musica di Mozart, si apportano all'orecchio le frequenze acute che vanno a "ricaricare" la corteccia cerebrale. L'orecchio, infatti, ha il compito di portare energia al nostro cervello, come una dinamo che ricarica la batteria di un'auto. Tale apporto energetico è determinato quasi esclusivamente dalle frequenze acute; tali frequenze si trasformano in stimoli nervosi, a livello delle cellule ciliate della coclea (cellule del Corti), e provocano una dinamizzazione dell'attività corticale, che si tramuta in coscienza, concentrazione, memoria e volontà; dopo la terapia avviene un risveglio della coscienza e della vitalità. Inoltre la parte dell'orecchio interno detta "organo di equilibrio" tiene sotto controllo tutti i muscoli del corpo; ecco perché una sana "energizzazione" agisce sulla tensione corporale, su eventuali contrazioni o rilassamenti del tono muscolare e quindi sulla postura. Osservando il sistema nervoso parasimpatico, possiamo anche comprendere il motivo per cui le frequenze acute agiscono positivamente in varie malattie psicosomatiche.
Il nervo vago (sistema parasimpatico), tramite il nervo auricolare si inserisce sul timpano; il vago, anche detto "nervo dell'angoscia", risente di ogni situazione di stress o conflitti e reagisce determinando disturbi specifici a carico degli apparati o organi innervati (digerente, respiratorio, circolatorio, etc.). Le frequenze acute determinano una tensione del timpano prodotta dalla regolazione dei muscoli del martello e della staffa (muscoli della cassa del timpano). Il timpano teso al massimo, assicura un buon equilibrio neurovegetativo. Grazie al vago tutto si può organizzare armoniosamente o squilibrarsi: in quest'ultimo caso appaiono somatizzazioni varie: paura, ansia, angoscia. Un orecchio chiuso allenta la muscolatura del martello che non sollecita più la muscolatura della staffa; così la membrana del timpano allentata in un movimento ampio eccita il ramo auricolare del vago, con reazioni nella sfera vegetativa. La microginnastica dell'orecchio permette al soggetto di stendere il suo timpano: così l'eccitazione del vago cessa e si verifica un rilassamento globale.La prima fase della terapia è rappresentata dal test di ascolto, il momento diagnostico, che viene effettuato attraverso un audiometro attraverso il quale vengono inviati al soggetto segnali sonori . In seguito ai dati ricevuti, vengono tracciate le curve dell'ascolto aereo e dell'ascolto osseo. In base al test e ad un colloquio, lo specialista personalizza il programma d'ascolto. Il test d'ascolto da un'immagine dell'aspetto mentale e corporale del soggetto.
La base musicale del metodo Tomatis è la musica di Mozart che è ricca di alte frequenze e non è stancante. Si utilizzano anche in misura minore i canti gregoriani, che mettono in sintonia i ritmi cardiaci e respiratori.
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Il programma sonoro si prefigge lo scopo di far seguire al paziente una progressione di ascolto ideale, simile a quella che avrebbe dovuto sviluppare dal momento del suo concepimento; la qualità del suo ascolto e di conseguenza la comunicazione con l'ambiente sono la risultante di tutto ciò che non è "filato liscio" da quel momento in poi.


Lateralizzazione per evitare la strada più lunga"Bisogna essere destroidi fino alla sinistra" è quanto afferma e ripete Tomatis, a sostegno della ricerca dell'individuo ad essere destroide non solo nella mano o nel piede, ma anche nell'audizione, nella parola. Gli impulsi che partono dal cervello si ripercuotono per l'elaborazione di un suono a livello della laringe, grazie alla Quale avviene la comunicazione. A questo livello c'è un'asimmetria: la semi laringe destra beneficia di un nervo ricorrente motore (ramo del vago) più corto di quella sinistra, per cui il tempo degli impulsi neuronici è differente. L'orecchio destro è quindi più vicino agli organi fonatori e al cervello di quello sinistro, il cervello destro ha una funzione di controllo e di integrazione, quello sinistro è esecutore. Per questo è importante che l'informazione sia ricevuta dall'orecchio destro, in quanto se è invece II sinistro a riceverla, sarà il cervello destro ad attuare l'esecuzione e quindi non potrà occuparsi adeguatamente del controllo.
Col training si lateralizza progressivamente a destra, in questo modo, l'ascolto, passando da sinistra a destra, determina un miglioramento del rendimento cerebrale del soggetto ed un'armonizzazione generale. Se la laterizzazione è una scelta dell'individuo perché alcuni scelgono quella più difficile? La scelta, che è inconscia, è legata all'elaborazione del linguaggio del soggetto, il piccolo comunica già con sua madre e nella fase del balbettio non c'è ancora differenziazione degli orecchi, in seguito il bambino "incontra" il padre che è il vettore del linguaggio socializzato; per comprenderlo dovrà tendergli il giusto orecchio .Se le relazioni tra padre e bambino non sono buone, quest'ultimo ha probabilità di tendergli l'orecchio sinistro per tenersi l'interlocutore a distanza.


L'orecchio elettronicoL'audiopsicofonologia utilizza l'orecchio elettronico che è un apparecchio costituito da un amplificatore, da filtri e da un gioco di bilance elettroniche. L'orecchio elettronico modifica il messaggio sonoro offrendo due canali possibili verso le cuffie: il primo canale mette sotto tensione i muscoli del martello e della staffa; II secondo canale provoca il loro allentamento; in questo modo si provoca un movimento di tensione e distensione dei muscoli dell'orecchio medio e quindi una microginnastìca.
Il metodo Tomatis è un metodo innovativo che può risolvere, in maniera soddisfacente, vari disturbi psicologici e psicosomatici. È comunque molto efficace anche nei problemi di apprendimento, di mancanza di concentrazione ed è anche d'aiuto a bambini e adolescenti con difficoltà scolari. Grazie all'energia che l'orecchio apporta al cervello, il pensiero è molto attivato e quindi anche le facoltà creative sono ampliate.
Altre applicazioni particolari:
Educatori: dall'insegnante al genitore, migliorando il proprio benessere, si comunica in maniera più soddisfacente e produttiva.
Managers: hanno bisogno di alte qualità sia a livello fisico che mentale; hanno bisogno di avere una macchina nervosa agile, impeccabile e rapida. Una corteccia che invecchia fa sì che i processi mentali si sclerotizzino, la memoria diminuisca come anche la concentrazione. L'energia apportata dalla dinamizzazione dell'attività corticale con l'uso del metodo Tomatis determina forza energetica, creatività, eliminazione dello stress ed ampliamento della coscienza.
Insegnamento lingue straniere: è possibile, con il metodo Tomatis, restringere o estendere a volontà la "banda passante" o banda di selettività specifica che è responsabile dell'apprendimento più o meno ottimale di una lingua: per esempio l'orecchio francese oscilla tra 1000 e 2000 Herz mentre quello italiano tra 2000 e 4000 Herz. Con l'orecchio elettronico è possibile sbloccare l'orecchio e creare la ricettività che gli manca.
Musicisti e cantanti: per cantare o suonare uno strumento è importante mettersi in ascolto con se stessi o col suono prodotto dallo strumento, al fine di controllarli meglio, un miglioramento dell'ascolto da parte di un soggetto gli permette di avere una più ampia padronanza della sua voce o del suo strumento.
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Dallo stesso sito un altro articolo interessante:
http://www.marcostefanelli.com/subliminale/hrm.htm

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