mercoledì 2 febbraio 2011

La Musicoterapia



La Musicoterapia, intesa come metodologia di intervento per un lavoro pedagogico o psicologico, permette di comunicare, con l'aiuto del terapeuta, attraverso un codice alternativo rispetto a quello verbale partendo dal principio dell'ISO (identità sonora individuale) che utilizza il suono, la musica, il movimento per aprire canali di comunicazione ed una finestra nel mondo interno dell'individuo. Dal punto di vista terapeutico essa diviene attiva stimolazione multisensoriale, relazionale, emozionale e cognitiva, impiegata in diverse problematiche come prevenzione, riabilitazione e sostegno al fine di ottenere una maggiore integrazione sul piano intrapersonale ed interpersonale, un migliore equilibrio e armonia psico-fisica.

LE ORIGINI DELLA MUSICA COME TERAPIA
In tutte le culture dell'antichità musica e medicina erano praticamente una cosa sola. Il sacerdote medico (lo sciamano) sapeva che il mondo è costituito secondo principi musicali, che la vita del cosmo, ma anche quella dell'uomo, è dominata dal ritmo e dall'armonia. Sapeva che la musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale, che procura benessere e che nei casi di malattia può ricostituire l'armonia perduta.
ELEMENTI DI MUSICOTERAPIA
Per lo sviluppo della sanità mentale ed il benessere, le attività creative sono la chiave per il raggiungimento dell'equilibrio psichico. Attraverso esse si può mirare all'evoluzione dell'essere umano nella sua totalità e far emergere tutte le capacità potenziali.Attività come il cantare, suonare, danzare, sono direttamente creative, essendo la musica sì una disciplina mentale che ha bisogno di ordine, di attenzione e concentrazione, ma che permette la manifestazione della propria espressività.

PRINCIPI TEORICI
La Musicoterapia si basa tre principi: ISO, che caratterizza l'identità sonora di un individuo; suono inteso come oggetto intermediario, cioè come strumento di comunicazione in grado di agire terapeuticamente sul paziente e suono come oggetto Integratore, in grado di integrare le dinamiche di comunicazione in un gruppo uniformandole.
Fonte:http://www.benessere.com/psicologia/arg00/musicoterapia/index.html
La musica ci fa muovere perché già noi ci muoviamo in modo musicale, ognuno con il proprio ritmo, armonia e una varietà di gesti modulati per intensità, peso e risonanza esprimibili attraverso il nostro modo di camminare, di parlare o di danzare e così via. I nostri gesti sono collegati in sequenze che possono essere lette come partiture con proprie narrazioni e melodie e questa è la meravigliosa diversità che ci accomuna, la nostra musicalità. Questo ci porta al naturale collegamento tra salute fisica ed emotiva e la musicalità ,quindi, dei nostri movimenti,e del nostro vivere.
La musicalità visibile, tangibile e udibile del nostro comportamento è un viatico per la comunicazione. La musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni parafisiologiche o patologiche.
La World Federation of Music Therapy (Federazione Mondiale di Musicoterapia) ne ha dato nel 1996 la seguente definizione “La musicoterapia è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.”

Fonte:http://marcofidelfatti.wordpress.com/

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