sabato 26 marzo 2022

2 Con la rete o senza rete?

 

Vorrei rivedere l’erba al vento raccontata a voce, senza fotografie ritoccate, vorrei ascoltare la voce consumata dall’età raccontare una favola al posto di un audio su YouTube, vorrei meno di tante cose di questo mondo virtuale, perché ho scelto di fare una professione al servizio della Salute e prediligo tutto ciò che è interscambio, colmo di quelle sensazioni che solo la presenza di un altro essere umano davanti a te, può regalare.

Nella mia professione, il Fare, è la medicina per prevenire o per riabilitare; usare la mente, le mani, la vista, l’olfatto, il tatto, per accelerare la plasticità cerebrale e per mantenere attivo e giovane il cervello.

Per questo ho deciso di allontanarmi dai social, usandoli lo stretto necessario e con criterio costruttivo; mi hanno detto “ma così ti tagli fuori”, grazie ma preferisco stare fuori, che persa in una moltitudine senza un fine.

Nel titolo di questi ultimi pezzi scritti, con la rete o senza rete, anche una metafora…rischiare di andare controcorrente è un percorso che ha i suoi rischi ma, è una scelta, una strada percorribile, una sfida motivante.

Preferisco restare fuori senza rete, materialmente in quel fuori pieno di umana condivisione, imperfetto anche, ma reale; scambiare parole con un estraneo e scoprire cose inaspettate, voglio cogliere espressioni non verbali perchè è li che risiede la maggior parte del discorso, voglio ritornare a scoprire la meraviglia della collaborazione in presenza che in questi anni difficili, ci ha denutriti tutti.

Ecco i tanti perché, che mi hanno spinta a spostare gradualmente tutta la mia attività face to face, ho bisogno di sentire la vibrazione delle parole quando vengono dette, delle strette di mano lunghe o fuggevoli ma reali, di scambi culturali con nuove persone, di stare con i piedi sulla terra.

Da queste necessità e da un momento di grande difficoltà personale, è scaturito il bisogno di ritorno nel mondo, ed è così che è nata La Rosa di GeriK®o mirata alla promozione di una rete al femminile e il primo progetto di coesione outdoor “Epicentri di Rinascita”; è rigenerante conoscere persone nuove e progettare momenti di costruttiva collaborazione.

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