Partiamo dal grande contenitore dello stress che accompagna tutte le valutazioni cliniche a cui non si associa una causa riconosciuta tale da generare malesseri fisici e psicologici, ma che di fatto li genera; definita da molti il male del secolo, incide fortemente sulla qualità di vita.
Alcuni numeri:
- 1936 Hans Seyle riconosce le risposte fisiologiche nei ratti
- Il 74% degli italiani nel 2019 si è sentito molto stressato
- 366 milioni di euro la cifra spesa dagli italiani nel 2019 in benzodiazepine (prima voce di spesa tra i farmaci di classe C, quelli a carico del cittadino)
- + 23% aumento di persone che utilizzano ansiolitici, circa 1.5 miliardi di persone l’anno ne fanno uso
Un aspetto dello stress rimane poco sottolineato, prima di danneggiarci, ci prepara ad affrontare sfide e cambiamenti:
Fase 1 allarme e 2 resistenza, lo stress ci prepara:
- ad affrontare stimoli ambientali
- a trovare risorse in seguito ad evento inatteso
- agire e reagire
Fase 3 esaurimento, lo stress ci mette a dura prova:
- insorgenza di patologia
- ricerca della cura
- perdita dell’autonomia di salute
Attivato da un evento che coinvolge in primis l’area psicologica/emozionale, mette in moto una reazione fisiologica a catena, cognitiva (amigdala), neuronale (corteccia prefrontale, Ipotalamo), ormonale (ipofisi, reni, cortisolo, adrenalina), fisiologica (ritmo cardiaco, ritmo sonno/veglia), ma cosa ci succede nel dettaglio, lo potete trovare descritto anche su Wikipedia, quello che non è così chiaro è come autogestirci in ogni fase.
Vediamo di capire in che modo i nostri training possono agire preventivamente sugli agenti stressogeni.
Preparazione e strutturazione del percorso su parametri individuali:
- Riconoscere le risorse più valide in ogni donna, ognuna con le sue peculiarità
- Costruire un percorso di ancoraggio e risposta con la risorsa identificata
- Costruire la e ripetere fino a rendere automatica la contro-risposta, per evitare che si inneschi la fase 3 e in base alle capacità individuali, anche la fase 2; comunque limitarne al minimo gli effetti
- Aggiornamento periodico e ottimizzazione dei training progettati, tenendo conto delle variabili incontrate
- Trasmissione della conoscenza: di madre in figlio
Percorso K Woman: per conoscere le modalità di adesione, scrivere alla Dott.ssa Palieri
mail keymethod.palieri@gmail.com - Whatsapp 3313987822
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