giovedì 14 aprile 2022

Raccontami la tua storia e incontreremo chi sei

 

Nella mia professione, si parte sempre dalla Storia della Persona, noi Terapisti Occupazionali la chiamiamo Storia Occupazionale, ma poi è un po' come la biografia di un autore, il libro della vita, la genesi di una identità, la via maestra che contiene le indicazioni e gli strumenti per ricostruire, se ci si è persi per malattia o difficoltà esistenziali.

“Non dovrebbe risultare insolito sentire un terapista occupazionale chiedere al paziente: "Qual è la sua storia?". In un contesto pieno di persone, emozioni, azioni - come è quello di una stanza di terapia occupazionale - la persona trova terreno fertile per schiudere i suoi ricordi e i suoi pensieri in un flusso libero da inibizioni e intriso di significati. Il fare smuove il mare delle emozioni, trova episodi nel bosco dei ricordi. "Essere agenti", produrre un effetto e impegnarsi in un'attività sono tutti sinonimi del fare, che mette i pazienti davanti a dubbi, paure, momenti di successo e di grande discussione con se stessi.
Ma come può nascere la narrazione dal "fare"? Le azioni, i gesti e i pensieri che accompagnano un'attività compongono il processo narrativo che permette di raccogliere informazioni sulla vita di una persona, il suo passato, il suo presente, i propositi per il futuro”.

(Yann Bertholom)

Nella Storia Occupazionale c’è una opportunità costruttiva di resilienza, in cui la persona si racconta la sua storia e costruisce il miglior futuro che può, ad alto impatto sulla qualità di vita.

Che sia per potenziare uno stato di benessere o per riabilitarsi da un evento avverso, la Storia Occupazionale (SO), racchiude tutte le chiavi di apertura delle porte interiori, per raggiungere nuovi piani di realizzazione personale.

Nel mio lavoro, ho integrato la S.O. tipica della Terapia Occupazionale ai principi della Programmazione Neuro Linguistica (PNL), per aiutare le Persone a costruire “nuove matrici di esistenza”, promuovendo la genesi di nuove reti neurali mediante la stimolazione sensoriale, il principio ideomotorio e la visualizzazione guidata verso il futuro.

Grazie a questo strumento eccellente, il Terapista Occupazionale è anche un Coach, che affianca e guida la Persona lungo il percorso di riscoperta e resilienza, aiutandola a raccogliere risorse e costruire possibilità.

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