sabato 16 aprile 2022

2 La Terapia Occupazionale e il lavoro in gruppo: strumento potenziante e stimolo creativo

 

Nel lavoro di gruppo, gli obiettivi sono sia la meta sia gli strumenti per raggiungerla.

Obiettivi:

  • promozione della salute
  • coesione
  • integrazione
  • empatia
  • intelligenza emotiva
  • creatività
  • cooperazione
  • crescita
  • gestione dei conflitti
  • gestione delle dinamiche emozionali
  • interventi di equilibrio dinamico basati sull'occupazione

Questa idea di gruppo TO pre-abilitativo, è utilizzata con persone in salute, prima che insorga un evento avverso, proprio perché la scienza ci insegna che le persone preparate, sono semmai dovesse accadere un evento avverso, pazienti più resilienti che rispondono meglio alle cure.

La TO è la disciplina medico riabilitativa più ben strutturata ad affrontare queste esigenze, in cui alti livelli di stress possono avere un impatto negativo sulle performance psicofisiche di ogni persona; con il supporto dei gruppi, si ha il vantaggio di poter seguire più persone insieme e insieme accrescere i risultati ottenibili.

Un esempio applicativo. Discussioni sulle capacità di coping, visualizzazioni guidate, allenamento alla consapevolezza, presa di consapevolezza del linguaggio del corpo tramite scansione/percezione, strategie di gestione del dolore, training di miglioramento della qualità del sonno, risorse di sopravvivenza, costruzione di obiettivi ecologici e funzionali rispetto alle risorse individuali.

Che cosa rende i gruppi TO diversi dalle altre sessioni di gruppo

La differenza fondamentale è che l'ATTIVITÀ è il mezzo terapeutico per apportare cambiamenti nel funzionamento e nelle prestazioni delle persone. Quindi, al fine di rendere un'attività terapeutica per un individuo, è necessario costruire obiettivi misurati e fare si che si posizionino nel gruppo, come un perfetto mosaico, a creare l’immagine finale, anzi per meglio comprendere, una Ferrari è tale solo grazie all’assemblaggio dei suoi elementi; così il gruppo diviene perfetto se ognuno è inquadrato secondo la sua Storia Occupazionale.

Come trasformare un'attività in uno strumento terapeutico

 Analisi dei compiti

L'analisi delle attività è il processo di suddivisione di un'attività in passaggi di base: es. andare a lavoro, gestire la famiglia, fare da caregiver ad un parente, il tutto senza perdere risorse vitali; si fa analizzando le sequenze migliori per  adattare ogni attività alle esigenze della giornata e strutturando autotraining, da utilizzare come strumento di salute prêt-à-porter.

 Analisi dell'attività

Come la Task Analysis, questa fase permette di identificare il potenziale terapeutico dell'attività e, come l'attività, può essere adattata all’obiettivo. Questo tipo di analisi comporta la suddivisione dell'attività in aree di competenza; FISICO, COGNITIVO, PSICOLOGICO e INTERPERSONALE. 

Adattamento: apportare una modifica a un'attività

Questa fase prevede la modifica di una determinata attività, per renderla coerente e funzionale al background della persona, abilità, valori.

Un’attività si può modellare come un abito su misura:

  • Per complessità: scomporre dal semplice al difficile, il tempo, le strutture
  • Per novità: da familiare a non familiare, modificando o aggiungendo un elemento creativo
  • Per innovazione: stravolgere vecchi schemi ripetitivi non più funzionali alle nuove esigenze, restituendo freschezza mentale e nuove risorse da utilizzare in ogni campo della vita

Avanzamento graduale

Aumentare gradualmente le difficoltà di un'attività, come ad esempio: confrontarsi spesso con nuovi componenti del gruppo, diminuisce la familiarità e stimola la plasticità sociale, cambiare ogni tanto il setting aiuta a rendere elastica la nostra routine e a promuovere la motivazione

Metodi di guida

Esperienziale diretto, fontale, intuitivo, imitativo, creativo, auto referenziante, audiovisivo; role play e gruppi balint, perchè il fare come se costruisce nuove prospettive e aiuta a trovare soluzioni inaspettate

Scelta e organizzazione del setting

Studiato per mettere a proprio agio ogni componente del gruppo

Strategia potenziante

Il gruppo ha inizio ancora prima che i membri si incontrino, e la bravura del trainer sta nel creare il terreno fertile alla coesione, ancor prima di unirli in presenza; inoltre deve tenere conto dei sistemi sensoriali di ognuno: visivo, uditivo, olfattivo, tattile

Riferimenti bibliografici

  • Finlay, L. (1993). Lavoro di gruppo in terapia occupazionale. Londra: Chapman & Hall.
  • Kaplan, K. (1988). Terapia di gruppo direttiva: trattamento innovativo per la salute mentale. Thorofare, NJ: Slack Inc.
  • Payne, S. (2010). Esclusione sociale e salute mentale 
  • http://old.iss.it/cnmr/index.php?lang=1&id=2473&tipo=77

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